Benvenuti nel teatro quotidiano delle famiglie: l’ora dei pasti! Un vero campo di battaglia dove i piccoli combattenti, armati di cucchiai, si scontrano con le strategie alimentari dei genitori. Si apre cosi il sipario sulla selettività alimentare!

selettività alimentare

Con questo articolo non voglio solo dipingere il conflitto, ma offrire strategie vincenti per trasformare lo scontro in dialogo e piccoli oppositori in alleati della sana alimentazione.

L’obiettivo è svelare come utilizzare il gioco, l’immaginazione e elementi di psicologia infantile per introdurre alimenti salutari senza resistenze, trasformando l’ora del pasto in un’opportunità di apprendimento e divertimento.

Durante la prima infanzia, i bambini vengono progressivamente introdotti a una dieta sempre più varia che include cibi mai provati prima, con diversi sapori, consistenze e aspetti visivi.

selettività alimentare: una sfida per i genitori

Mentre alcuni bambini accettano volentieri nuovi alimenti, molti sono esitanti. Questi comportamenti sono generalmente descritti come schizzinosità alimentare (FF, dall’inglese “food fussiness”) e neofobia alimentare (FN, dall’inglese “food neophobia”), e sono caratteristiche dei problemi alimentari della prima infanzia osservati in ambito clinico.

La schizzinosità è la tendenza di alcuni bambini ad essere molto selettivi riguardo agli alimenti che mangiano. I bambini schizzinosi possono rifiutare di provare nuovi cibi e preferiscono spesso un ristretto gruppo di alimenti.

Può essere legata all’aspetto, odore, consistenza o sapore degli alimenti.

selettività alimentare: schizzinosità alimentare

La Neofobia è la paura o il rifiuto di provare nuovi cibi. Mentre la schizzinosità è più ampia e può includere cibi già conosciuti, la neofobia è specificamente legata alla novità.

Questo comportamento è normale nei bambini piccoli, ma può diventare problematico se persiste, limitando la loro dieta a pochi cibi accettati.

selettività alimentare: neofobia alimentare

Curiosamente, la neofobia è associata a caratteristiche come la timidezza o l’inibizione, tratti con un’influenza genetica stabilita.

La schizzinosità, invece, è stata collegata maggiormente a influenze ambientali, inclusa la durata dell’allattamento al seno o pratiche alimentari persuasive.

Ciò suggerisce che la loro eziologia possa differire, indicando che un bambino ha una predisposizione genetica maggiore alla neofobia, ma che i fattori ambientali sono cruciali nell’espressione della schizzinosità.

Dal punto di vista psicologico, la selettività alimentare può essere strettamente connessa a stati d’ansia e a un profondo bisogno di esercitare controllo sull’ambiente circostante.

Spesso, il rifiuto di determinati alimenti può trasformarsi in un campo di battaglia dove si esprimono complesse dinamiche di potere tra genitori e figli, con i primi che cercano di imporre e i secondi che resistono.

selettività alimentare

Inoltre, i bambini particolarmente sensibili possono sentirsi particolarmente sopraffatti quando si trovano di fronte a sapori, odori o consistenze che non hanno mai sperimentato prima, il che può portarli a un rifiuto categorico e deciso di tali cibi.

Per contrastare la selettività alimentare è utile adottare varie strategie:

Esposizione Ripetuta

Presentare costantemente nuovi alimenti alla tavola, senza esercitare alcuna pressione affinché il bambino li consumi, può progressivamente aumentare la loro accettazione e il desiderio di provarli.

Presentazione Divertente

Rendere la frutta e la verdura più attraenti, attraverso una presentazione creativa, può essere d’aiuto. Alcuni esempi sono: tagliare gli alimenti in forme divertenti, creare faccine o animali con pezzi di frutta e verdura oppure organizzare il cibo in modo colorato e invitante nel piatto.

Coinvolgimento Attivo

Incoraggiare i bambini a partecipare attivamente alla preparazione dei pasti, magari affidando loro piccoli compiti, può notevolmente aumentare il loro interesse verso una varietà di cibi e stimolare la curiosità culinaria.

Assaggiare in gruppo

I bambini sono spesso più aperti a provare nuovi cibi quando vedono i loro coetanei fare lo stesso. Organizzare attività di assaggio di gruppo può essere un modo divertente per incoraggiarli a provare senza sentirsi sotto pressione.

Ambiente Positivo

Creare un’atmosfera tranquilla e priva di tensioni durante i pasti è fondamentale, poiché incoraggia i bambini ad essere più ricettivi e aperti all’esplorazione di nuovi sapori e alimenti.

Modello Positivo

Essere un esempio di curiosità e apertura nel provare cibi diversi è un potente incentivo per i bambini, che tendono a imitare i comportamenti degli adulti e ad adottare lo stesso atteggiamento positivo verso il cibo.

Le difficolta’ con le verdure sono frequenti

È fondamentale che l’adulto stabilisca regole chiare a tavola. Se si offre un piatto preferito in risposta al rifiuto di un cibo, il bambino potrebbe trovare una conferma pensando sia migliore. Per evitarlo, includere sempre un cibo di gradimento al bambino nel pasto, assicurandogli un’opzione gradita e incoraggiandolo a provare diversi cibi e sapori.

Supporto Professionale

Nei casi di selettività alimentare estrema, può rivelarsi essenziale ricorrere al supporto personalizzato di un nutrizionista pediatrico oppure di uno psicologo specializzato in età evolutiva per affrontare e superare le sfide legate all’alimentazione.

selettività alimentare: ambiente positivo

L’arteterapia per la selettività alimentare infantile usa il gioco e l’esplorazione sensoriale per affrontare le resistenze verso il cibo. Attraverso attività ludiche, crea un ambiente accogliente dove i bambini possono scoprire e accettare cibi nuovi o meno amati.

Ecco alcuni consigli specifici di un arteterapeuta per affrontare la selettività alimentare:

  • Utilizzare i colori degli alimenti: I bambini amano i colori. Associarli agli alimenti può stimolare la curiosità verso nuovi sapori, facilitando l’accettazione visiva prima della degustazione.
  • Esperienze sensoriali con gli odori: L’olfatto è un senso che aiuta i bambini a riconoscere i cibi. Giocare a collegare odori e cibi senza pregiudizi aiuta a non influenzare le loro preferenze.
  • Canzoncine, libri, e materiali ludici a tema alimentare: Canzoncine su alimenti specifici, libri che trattano il tema del cibo, stickers, puzzle e persino pitture edibili possono essere strumenti utili per familiarizzare i bambini con diversi alimenti in maniera divertente e interattiva.
  • Evitare giudizi e preconcetti: È importante che gli adulti evitino di trasmettere ai bambini i propri gusti personali o giudizi sugli alimenti, in modo da lasciare che i bambini esplorino liberamente e si formino una propria opinione.
arteterapia associata alla selettività alimentare

L’arteterapia, con giochi creativi, mira a diminuire l’ansia e la resistenza verso cibi nuovi, spingendo i piccoli verso l’esplorazione di gusti in un ambiente divertente. Si vuole vincere la selettività alimentare non con la forza, ma educando i sensi e le emozioni, facendo del gioco la loro lingua universale.

La selettività alimentare nei bambini rappresenta una sfida complessa che richiede di essere affrontata con grande pazienza e profonda comprensione.

L’attuazione di strategie specifiche, studiate su misura per ogni singolo caso, insieme all’importante supporto di professionisti del settore, se necessario, può svolgere un ruolo cruciale nell’assistere i bambini a sviluppare abitudini alimentari sane e durature nel tempo.

Se il tuo piccolo dovesse mostrarsi particolarmente ostinato e avessi bisogno di una consulenza personalizzata, non esitare a contattarmi per fissare un appuntamento nel mio studio di Vimercate! Insieme possiamo trovare il percorso più adatto per aiutarlo.

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